ARTICOLO PER TIRATURE '10

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EDITORIA SCOLASTICA - ARTICOLO PER TIRATURE '10


3 partecipanti

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    stressandsheepy


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    Messaggio  stressandsheepy Mer Mag 20, 2009 11:23 pm

    CONTENUTO DIGITALE-FORMA MISTA LIBRO come è strutturato? Come dovrebbe essere? Affascinante? Dispersivo, utile? Multimediale?
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    didith


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    Messaggio  didith Dom Mag 24, 2009 9:58 pm

    Non credo abbia molto valore pensare alla forma mista come la conosciamo attualmente, così come non credo che la forma digitale prenderà totalmente il sopravvento su quella cartacea. Guardando agli USA, che in quanto a tecnologia sono sempre un passo avanti, la forma digitale non ha sostituito il libro, ma lo ha integrato. Gli editori non potrebbero tentare di presentare al Ministero e alla Scuola una proposta alternativa che tenga conto delle esperienze già fatte all'estero? Magari puntando sulla differenziazione dei linguaggi, diversificando l'uso del digitale a seconda dell'età, delle capacità critiche e tecnologiche dei ragazzi, dei contenuti e degli obiettivi di apprendimento? Certo rimane il problema di come finanziare un simile intervento strutturale...
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    Max


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    Messaggio  Max Mar Mag 26, 2009 11:21 pm

    Perché si parla di forma digitale? Banalmente direi che lo si fa perché la tecnologia ci ha messo a disposizione questo nuovo strumento. Riformulo la domanda: quali solo le condizioni/esigenze che hanno portato al del tema libro digitale? Ancor più banalmente direi un decreto ministeriale. Allora mi domando: gli editori, senza lo stimolo/imposizione del ministero, avrebbe fatto dei significativi passi al riguardo? Mi si risponderà certo che sì, anzi già esistevano delle forme ibride come il libro con CD-ROM allegato. Noi la buona volontà l’abbiamo già messa, anche se poi gli insegnanti non li hanno mai usati questi apparati integrativi.

    Viene spontaneo domandarsi: ma cosa contenevano questi CD-ROM? Il loro contenuto era didatticamente funzionale o si trattava solo di gadget privi di una loro reale utilità didattica? Per osmosi da genitori, zii e amici di famiglia sarai poco propenso a rispondere positivamente, direi nì. Credo che anche voi, come me, abbiate visto gli insegnati utilizzare materiale didattico di supporto come film, documentari, cartoni animati (ecco ad esempio Esplorando il corpo umano era fatto benissimo, ottimo come materiale didattico, ma non nato per quella funzione, i miei prof, ma anche mio padre, l’hanno utilizzato), cd audio etc. Quanti di questi materiali erano parte integrante del materiale didattico fornito dalle case editrici? Pochi, ma a ragione direi, realizzare queste cose costa. Ma dove vuoi andare a parare? Vengo al punto e vado anche a capo che nemmeno Zichichi è così contorto.

    Se la domanda che ci si pone è: come devono essere fatti questi libri di testo digitali? La risposta non può che essere funzionali, il più possibile funzionali alle esigenze di studenti e insegnanti. Ha ragione Viviana quando dice che la forma mista come la conosciamo oggi non ha più ragion d’essere. Tralasciamo per un attimo il fattore economico e chiediamo agli editori: ma cosa è possibile creare, perché di questo si parla, creare qualcosa di nuovo, non semplicemente riformulare qualcosa di già esistente. Quando si parla di digitale non c’è motivo di utilizzare la parola libro, i libri li abbiamo già. È il resto che manca, devono essere sfruttate le peculiarità del mezzo, le sue potenzialità.

    Faccio un esempio pratico: sto studiando scienze, i vulcani. Abbiamo la possibilità di accedere a un filmato dell’Etna in eruzione e la possibilità di osservarlo da tutte le angolazioni che vogliamo, e possiamo farlo creando video ad hoc che riproduce un eruzione e integrandolo con filmati reali forniti dagli enti che hanno come compito il monitoraggio costante del vulcano. Sono enti pubblici, ci si accorda si fanno delle convenzioni. E per il video da creare? Pearson Paravia è un colosso, un prodotto così lo vende in tutto il mondo, i vulcani si studiano ovunque, mentre i più piccoli possono consorziarsi, coeditare (la faccio troppo facile? Forse si, ma solo per i piccoli editori, non per i grandi gruppi. Problema pluralità: non questo il posto per parlarne, mi riservo un’appendice). I miei sono i più ovvi tra i suggerimenti, ma un esperto del settore potrebbe dir di più, potrebbe consigliare angolature più interessanti.

    Qualcosa di meno costoso? Imparare il latino con il Metodo Ørberg sarebbe molto più facile se coadiuvati da un testo che risponde alle tue sollecitazioni.

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    stressandsheepy


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    Messaggio  stressandsheepy Lun Giu 01, 2009 10:16 pm

    lo scenario a mio avviso è questo.
    gli editori ci hanno provato, anche in passato, a inserire nei libri di testo degli extra multimediali. questo per più motivi, penso i principali fossero comunque due: per rispondere alle sollecitazioni del mercato statunitense ed europeo (che queste cose le fa da tempo) e dunque adeguarsi e per aumentare la dimensione del pacchetto da offrire (nell'ottica del più ti offro e piu possibilità ho che mi adotti).
    ci hanno provato, hanno iniziato un trend che pero non ha avuto fortuna, ancora per svariati motivi (mancanza di infrastrutture, insegnanti inadeguati a capire l'informatica - vecchi). ora, con la legge gelmini possono andare in due direzioni.
    1. investire veramente sul digitale, sviluppando infrastrutture e nuove professionalità che creino contributi funzionali e realmente educativi
    2. taggare qualche contenuto, comprare qualche immagine o video o crearli da sè, un po' di interattività qua e là e il contenuto è pronto e lo si allega al testo cartaceo. contento il ministro e (purtroppo) anche l'insegnante, che così pensa di avere un prodotto all'avanguardia.
    naturalmente il problema è davvero a monte. e risiede nella classe docente, ancora generalmente troppo vecchia e probabilmente reazionaria, e nella mancanza di infrastrutture adatte alla lettura dei contenuti proposti nei libri di testo. perchè in fondo non si puo pretendere che lo studente torni a casa da scuola e usufruisca autonomamente del materiale digitale, deve per forza essere educato a farlo, quasi "obbligato", perchè il giorno dopo avrà un compitoin classe in cui si utilizzeranno anche quei materiali.
    allora i contenuti devono essere non solo intelligenti e funzionali all'apprendimento a 360° ma devono contemplare anche strumenti di verifica, perchè così veramente si avrà un'educazione informatica, con un po' di coercizione iniziale.
    ho sforato. sistemerò in seconda battuta, sorry.

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