4. IMPORTANZA libro rispetto a INTERNET

IMPORTANZA libro rispetto a INTERNET. é così?

Si percepisce una vera decadenza del libro scolastico? E se sì, quali possono essere le ragioni di questo fenomeno? Può essere legato semplicemente alla crisi della scuola o più profondamente è dovuto a un mutamento delle abitudini dei giovani? Le ultime generazioni, infatti, sono abituate a cercare informazioni di ogni tipo (anche per redigere delle tesine) on line e sembrano non voler più "perdere tempo" sui materiali cartacei. O ancora: la decadenza del libro scolastico non può dipendere da un suo scollamento rispetto alla realtà della scuola?

probabilmente non è mai stata data importanza al libro di testo. il libro scolastico è il primo ad essere venduto, il primo ad esser messo in cantina a volta senza mai averlo toccato. il problema è la modalità di insegnamento? i libri scelti male dagli insegnanti che poi non li utilizzano? la poca capacità degli insegnanti di stare al passo coi tempi e adeguarsi alle nuove tecnologie? oppure l'apprendimento è diventato un appiattimento senza "selezione" che il ragazzo fa attraverso la ricerca in internet?
scusa le idee confuse...

Concordo con Vale, il libro di testo non è mai stato, a mia memoria, "popolare". Non so come andavano le cose 30 e più anni fa.
Internet è il nuovo, è dinamico, è comodo, allora è ovvio che i ragazzi facciano ricorso alla rete. Non facciamo lo stesso anche noi?
I prof. non si adeguano? E che mezzi hanno? Ma soprattutto: abbiamo un corpo docenti con un'età media alta, molto alta (qualcuno conosce la media europea? Dovremmo verificare. Istat). Inoltre tutto il paese è in ritardo rispetto al resto d'Europa su tecnologie e conosciiiiiiiieeeenze informatiche, (telefonino a parte), perché i docenti dovrebbero fare eccezione?

Scusate. Il succo è: internet è sempre più importante nella vita di tutti, soprattutto per i più giovani, questo nonostante il ritardo che l'Italia ha nel settore. Internet non è una moda passeggera, non si cancella con un colpo di spugna. I libri ci sono e ci saranno sempre (così almeno si dice), ma ormai la maggior parte delle informazione si ricercano e ottengono in rete. Che se senso ha allora ignorare il più importante mezzo di trasmissione del sapere che abbiamo a disposizione. Gli editori scolastici sono editori di libri o editori di contenuti declinati, per contingenze storiche, in forma cartacea? Se è la seconda allora si deve cambiare modo di declinare, inutile fare altrimenti. Si tratterebbe solo di inutile retroguardismo. I mezzi da usare sono anche e soprattutto altri. C'è un problema però su cui andiamo sempre a sbattare: i soldi.